February 23, 2023
UN LIBRO RECUPERATO "MANUALE DI CACCIA E PESCA PER RAGAZZE" DI MELISSA BANK

Nel panorama editoriale italiano in questi giorni si è affacciata una nuova Casa Editrice. Sto parlando di Accento, fondata a Milano dal famosissimo Alessandro Cattelan e da Matteo B. Bianchi, scrittore ed esperto di letteratura.

L’obiettivo primario di Accento è quello di far conoscere nuovi scrittori. Ma non solo. La loro ricerca si rivolge anche al passato alla riscoperta di romanzi importanti ma dimenticati da tempo che però possiedono quelle caratteristiche che possono ancora essere apprezzate dai lettori contemporanei.

Accento vanta già tre collane: la prima è Accento Acuto e si occupa di autori emergenti, la seconda, Accento Grave, si occupa dei recuperi editoriali e la terza, Dieresi, si concentra su saggi contemporanei e insoliti.

Per la collana Accento Grave è appena stato pubblicato il romanzo Manuale di caccia e pesca per ragazze, di Melissa Bank.

Nata a Philadelphia nel 1961, Melissa Bank ha avuto una seria formazione nelle migliori università. Ha lavorato come copywriter e come insegnante dedicandosi alla scrittura solo nel tempo libero; per questo motivo ha impiegato ben 12 anni per completare il suo romanzo.

Pubblicato nel 1999, quando lei aveva 39 anni, il libro è stato subito un best-seller prima negli USA e in Gran Bretagna, poi apprezzato in tutto il mondo. Melissa Bank è morta nel 2022, a soli 61 anni, a causa di una lunga malattia.

Ogni capitolo di Manuale di caccia e pesca per ragazze è un racconto indipendente e autonomo.Tutti insieme, dal primo all’ottavo, formano una realtà più complessa e organica. Ogni capitolo si apre con una citazione che ho molto apprezzato perché le ho considerate dei veri suggerimenti di lettura alcuni dei quali mi hanno incuriosito molto e intendo seguire.

Capita, e questo è sicuramente un po’ disorientante per il lettore, che la voce narrante cambi nei vari capitoli, ma poi tutto ritorna poi nelle mani di Jane, la protagonista, che porta avanti la storia.

Il romanzo narra, come ha affermato Paolo Cognetti nella prefazione, la storia di Jane, una ragazza newyorkese dell’altro secolo e di come imparò a cacciare e a pescare, cioè a vivere e ad amare.

E per vivere bisogna fare esperienza. Nel primo capitolo Jane, ancora adolescente, conosce la ragazza del fratello, le piace e si affeziona. Poi i due si lasciano e lei è dispiaciuta e non capisce perché il fratello non sia riuscito ad amarla. Si ritrova poi, nel secondo capitolo, adulta, assistente editor, con un ragazzo che la porta a conoscere la sua ex. Lei è disorientata forse vede delle situazioni che non esistono, lui capisce e la rassicura. Il terzo racconto si intitola Vecchio Mio ed è un po’ la parte centrale del romanzo. Narra dell’incontro di Jane con un uomo più vecchio di lei e della loro storia d’amore. Lui, Archie Knox, è un editor molto famoso. Lei ha problemi di autostima, tipici di una donna giovane, e non riesce a capire se non è brava nel suo lavoro o se semplicemente non le piace. Lui è molto affermato e conosciuto ma ha problemi fisici e di salute legati alla sua età. Lei è affascinata da lui, nonostante le forti differenze.

Archie Knox diventa il suo maestro e si prende cura di lei.

La tua generazione è un tale disastro culturale –disse – così decise che era suo compito educarmi.

La loro relazione cresce e raggiunge un’intimità sempre più profonda che li porta a raggiungere un certo instabile equilibrio.

Il sesso in sé era una fatica fisica; io ero lì perciò che veniva dopo, per quella tenerezza che non sarebbe arrivata in nessun altro modo. A volte dormivamo faccia a faccia, l’uno nelle braccia dell’altra; una notte mi svegliai e la sua bocca era talmente vicina alla mia che respiravo il suo respiro.

Ma la vita è fatta anche di tragedie e Jane deve affrontare la malattia e la morte del padre condividendo il dolore del fratello e della madre.

Vivere non è facile ma a volte capita che succedano anche delle cose belle. Può succedere che si incontri, senza averlo programmato, la persona giusta, che forse in futuro potrebbe renderti felice.

Che fare allora? La cosa più importante è essere in grado di capirlo ed essere sempre e comunque se stessi.

Mia madre continuava a domandarmi “Cosa c’è cucciolo?”, e io non riuscivo a dirglielo. Alla fine le chiesi come si faceva a piacere a un ragazzo. “Sii semplicemente te stessa” rispose, come se io avessi la benché minima idea di chi fossi. Non sapendo più cosa dirmi, la mia povera mamma mi suggerì di saltare sulla bicicletta e di fare il giro dell’isolato, così le mie guance sarebbero diventate più rosee.

Manuale di caccia e pesca per ragazze ha venduto milioni di copie in tutto il mondo perché è un racconto vero, talmente reale che permette una facilissima identificazione. Il tono, a tratti ironico e spiritoso, porta spesso alla risata. Ecco di seguito un esempio dal primo capitolo:

Mentre Mamma faceva la padrona di casa e Ragazza faceva l’ospite, Sorella minore si alzò. Non appena vi fu una pausa nel loro cordiale scambio di cortesie, atteggiai la bocca ad una specie di sorriso. Mi piacerebbe rimanere a chiacchierare, ma devo andare a spararmi una dose di eroina.

Erroneamente  Manualedi caccia e pesca per ragazze è stato inserito da alcuni critici nel genere chik-lit, quella corrente nata negli anni novanta del Novecento tra le scrittrici di lingua inglese, che parla di donne, il più delle volte single,(Bridget Jones, per intenderci) e delle loro esperienze di lavoro e vita amorosa.

Io penso, al contrario, che qui ci troviamo di fronte a un’autrice seria e rigorosa, capace di creare un mondo letterario attorno alla sua protagonista, un mondo che naturalmente va contestualizzato in un periodo che oggi può sembrare lontano.

E quindi, senza ombra di dubbio, per Manuale di Caccia e pesca per ragazze di Melissa Bank, possiamo parlare di letteratura vera e propria.

Alla prossima lettura

Paola