January 16, 2021
PETER CAMERON NUOVAMENTE NELLE LIBRERIE ITALIANE CON IL LIBRO "COSE CHE SUCCEDONO LA NOTTE"

Quando arriva la notte cala il buio, tutto è indefinito ed anche ingigantito; non solo la realtà ma soprattutto i sogni, dove accadono cose senza senso e soprattutto non controllabili.

L’atmosfera che regna nell’ultimo romanzo di Peter Cameron, Cose che succedono la notte, pubblicato da Adelphi, (pp.241, 19 euro) è avvolta da questa incertezza che a tratti sfocia nel crudo realismo giungendo fino al dramma.

Peter Cameron, statunitense, del New Jersey, è famoso più in Italia che nel suo Paese, per titoli come Un giorno questo dolore ti sarà utile, Coral Glynn o Quella sera dorata. Acuni dei suoi lavori, particolarmente adatti alla sceneggiatura, sono diventati dei piacevoli film.

Scrittore attento alle tematiche umane contemporanee, in una recente intervista Peter Cameron ha affermato:

In quanto scrittore non mi interessano tanto gli eventi che spingono le persone verso un punto di rottura, quanto piuttosto il modo in cui vi reagiscono.

La trama di Cose che succedono la notte inizialmente sembra semplice: una coppia newyorkese, non più giovane, sta affrontando un lungo e difficoltoso viaggio, per raggiungere una piccola città, che da subito si rivela poco rassicurante, di un Paese non definito, freddo e inospitale del Grande Nord.

Non c’erano segni di vita, solo alberi, neve, silenzio e veicoli ammantati e assopiti.

Da subito si capisce che il loro viaggio non è una vacanza. La coppia ha attraversato mezzo mondo perché, dopo aver affrontato tutte le estenuanti trattative burocratiche, è finalmente risultata idonea all’adozione di un bambino che si trova presso l’orfanotrofio del posto.

I due protagonisti non hanno un nome e un cognome: per i lettori sono l’uomo e la moglie. Saranno successivamente le loro parole, le loro azioni che li definiranno e li faranno crescere come personaggi ben delineati e complessi tra le righe del romanzo.

L’uomo, ben ancorato alle sue radici americane, è estremamente razionale. La moglie, ex professionista di successo, da qualche tempo combatte contro una malattia mortale. A causa di ciò è evidentemente sofferente: fisicamente è magra ed estremamente provata, caratterialmente è isterica e talmente chiusa nel suo dolore da non lasciare entrare nessuno, nemmeno il marito. Lui soffre profondamente, la accudisce, cerca di condividere il suo dolore e prova con qualche difficoltà ad assecondare tutte le sue richieste.

Poi si mise a letto e spense la luce, stringendo a sé la moglie finché non si scaldò e smise di tremare, continuando a tenerla stretta, senza più lasciarla andare, anche dopo che si fu addormentata.

La loro è quindi una condizione estrema, come estremo è il luogo dove si trovano ed estreme sono persone che incontrano.

 …la moglie era addormentata. Avrebbe voluto fare tante cose , darle tante cose, ma niente di quello che tentava di fare sembrava arrivare fino a lei. Era come se avesse uno scudo che respingeva il suo amore, un’armatura che la proteggeva da tutto ciò che lui cercava di darle.

Cose che succedono la notte non è un libro affollato di personaggi. Incontriamo una vecchia signora, con una vita avventurosa alle spalle che ora è cantante e intrattiene gli ospiti al Grand Imperial Hotel, albergo dove alloggia la coppia. La sua presenza costante la farà diventare, nel corso del romanzo, un importante punto di riferimento e un grande aiuto per l’uomo. Un uomo d’affari gay un po’ inquietante non solo per il suo aspetto fisico o per le parole che rivolge all'uomo, ma anche e soprattutto per le sue azioni. Senza alcun scrupolo mostra da subito il suo losco progetto di adescamento dove l’uomo diventerà sua vittima forse consapevole. Infine c’è la presenza di un guaritore, ciarlatano o forse no, che prende in mano il destino della coppia. La moglie  si affida a lui completamente, allontanandosi sia dal marito che dal bambino che avrebbe dovuto portare con sé a New York. Il guaritore la condurrà verso una soluzione tragica ma serena del suo grande ed eterno problema.

Il libro prosegue per 241 pagine e la storia si sviluppa e cattura l'interesse di chi legge anche se non sempre si comprendono razionalmente i fatti nel suo svolgersi perché i dialoghi dicono e non dicono e gli eventi che accadono sembrano a volte non avere nessun controllo. Non ci sarà mai un dramma vero e proprio ma ci sarà sempre uno stato di tensione, bassa ma continua, che sfocerà a tratti in fastidio. E proprio questo fastidio fatto di inquietudine e curiosità, sarà il motore che fa andare avanti il lettore fino all’ultima pagina.

Nella scrittura del suo ultimo libro, Cose che succedono la notte, Peter Cammeron si allontana geograficamente dalla sua città New York, dove vive, e si allontana anche dal Vermont, dove passa in tranquillità diversi mesi all’anno. Si trasferisce con l’immaginazione, primo motore della sua scrittura, nel Grande Nord e scrive un libro che fin dalle prime pagine fa venire freddo perché la neve e il gelo sono ovunque, negli ambienti esterni, in quelli interni e nelle persone.

Il compito principale della scrittura e della lettura, ha affermato Peter Cameron, è portarci lontano dal luogo in cui siamo e farci sperimentare vite diverse dalla nostra.

Anche negli ambienti chiusi come il Grand Imperial Hotel, dove la coppia soggiorna, gli spazi sono algidi, anonimi e inquietanti. Ci si muove lungo corridoi bui e deserti e l’unico punto di luce, di ristoro e di socialità, è la zona del bar dove servono cibo locale di bassa qualità e molto alcool.

Anche nell'’orfanotrofio, o nella casa del guaritore si può sentire la stessa atmosfera di insicurezza e per motivi non palpabili non si è mai a proprio agio. Il freddo entra negli ambienti e determina il corso degli eventi.

Il libro è dominato da una materia ricca e complessa e al tempo stesso sfuggente; e Peter Cameron è maestro nel trasformarla in un bel romanzo dimostrando la sua grande capacità di creare storie e personaggi intriganti indispensabili al fine della narrazione.

Cose che succedono la notte è un romanzo istruttivo dal punto di vista sentimentale. Ci fa conoscere la paura, l’amore e la disperazione, la speranza reale o falsa che sia, ci  mette in contatto con la morte ma allo stesso tempo ci mostra anche un modo per affrontarla. Un romanzo insomma che ci legge dentro rivelandosi un’esperienza che può portare al cambiamento.

Alla prossima lettura

Paola