June 16, 2023
L'ULTIMA LEZIONE DI IAN MCEWAN

“Leggete Lezioni è il miglior romanzo di questo secolo. L’opera più recente dell’autore britannico è più di una storia: si tratta di un monumento. Lì dentro abita l’Inghilterra, lì dentro sta l’Europa, sta l’Occidente, sta il mondo intero. La nostra Patria. Sandro Veronesi, scrittore italiano autore di Caos calmo e Il colibrì, in un suo recente articolo, raccomanda questo libro a tutti. E aggiunge anche: eccetto a coloro che si sono troppo sbilanciati nel sostenere che questo genere letterario sia morto. Sarebbero costretti a cambiare idea. A loro dice di ignorarlo, così da rimanere coerenti con le proprie idee.

E quindi continua il suo articolo elencando numerose argomentazioni a sostegno di questo pensiero.

Lezioni, l’ultimo romanzo di Ian McEwan, pubblicato da Einaudi (23 euro), conferma lo scrittore come uno dei più importanti in lingua inglese nel ricchissimo panorama mondiale.

È un libro corposo, un romanzo scritto in modo assolutamente sublime. In ben 561 pagine, segue tutta la vita del protagonista, dall’infanzia fino ai settant’anni. in più il racconto è arricchito con i grandi eventi storici che si sono succeduti nella seconda metà del Novecento per arrivare fino alla pandemia. Perché, ha spiegato l’autore in un’intervista, i grandi eventi storici, le crisi, i disastri, penetrano e condizionano le nostre vite, ci accompagnano nella nostra crescita e ci condizionano. E da questo non si può sfuggire.

Nella scrittura di Lezioni, Ian McEwan, ha dichiarato di essere partito da una lunga lista di eventi storici posti in ordine cronologico per arrivare poi alla vita vera e propria dei personaggi che crescono lungo la linea del tempo creata precedentemente.

Ma in Lezioni si viaggia anche nello spazio. Tanti infatti sono i luoghi citati perché legati alla vita del protagonista. Da Tripoli, alla Germania e sopra tutti l’Inghilterra, la cui britishness  si esprime in molte pagine .

Roland Baines è il protagonista, un uomo senza particolari qualità, verrebbe da dire. Non è un decisionista e come la maggior parte delle persone della nostra epoca dubita di qualsiasi cosa e spesso si pente. di ogni azione che compie. Un uomo che per tutta la sua vita si porta dietro un’esperienza traumatica che vive nell’infanzia. Quasi adolescente, subisce delle molestie da parte della sua insegnante di pianoforte, una donna molto autorevole e affascinante per un ragazzino inesperto quale era.

Miss Miriam Cornell sedeva su doppio sgabello dando la schiena al pianoforte e Roland le si fermò davanti per farsi osservare. Indossava una gonna nera e una camicetta di seta color panna abbottonata fino alla gola. Il rossetto rosso carico le disegnava le labbra in un arco acuto. Roland pensò che sembrava una persona severa e provò la prima fitta di ansia.

L’esperienza gli farà provare per tutta la vita emozioni contrastanti e ci vorranno molti anni prima che lui realizzi di essere stato vittima di un vero e proprio abuso. E intanto, nonostante la ferita, continua a vivere lasciandosi vivere, senza fare quasi mai scelte.

Com’era facile scivolare dentro un’esistenza non scelta.

Si accontenta di lavori mediocri, non realizzandosi mai pienamente. Si sposa con Alissa Eberhard ma il matrimonio dura poco perché la moglie lo lascia quando il figlio ha pochi mesi. Il motivo vero Roland lo capirà negli anni.

Lui non oppose nessuna resistenza e neppure partecipò. Stava accadendo e lo lasciò accadere, senza provare nulla durante.

Alissa Eberhard abbandona Roland e il piccolo Lawrence per diventare una grande scrittrice, e ci riesce. Quando si incontrano a Berlino, nel 1989, proprio nella confusione della caduta del muro, Roland Baines scopre che Alissa Eberhard ha scritto un capolavoro, e poi ne scriverà altri. Lui è arrabbiato con lei, non la capisce e non la perdona ma diventerà un suo lettore accanito. Il confronto tra i due non è favorevole a Roland: lei una grande scrittrice, che presto sarà riconosciuta a livello internazionale, e lui un uomo senza slancio e poca audacia che decide di occuparsi del figlio accontentandosi di lavori di basso profilo.

Il comune destino ripetitivo asfissiante di ogni madre single era diventato il suo.

Ma, gli ripete più volte Alissa Eberhard, abbandonare il marito e il figlio è stato per lei l’unico modo per poter esprimere la sua arte.

Altre donne sono importanti nella sua vita oltre ad Alissa Eberhart. Miriam Correl, la maestra di piano, già citata precedentemente, Daphne, la sua amica di sempre e la donna che sposa già avanti con l’età e che perderà in modo tragico e Stephanie, l'amata nipotina che rappresenta la sua continuazione nel mondo che verrà.

I temi che Ian McEwan tocca sono tantissimi, dalla musica alla politica, dalla storia alla scienza, la malattia, il matrimonio, la genitorialità, la musica, grande passione dell’autore,  e sopra tutti le ferite, che molti di noi sono costretti a subire e con cui sono costretti a fare i conti per tutta lavita.  

Diffusissimo nel racconto è l’uso del flashback. L’autore infatti riesce a saltare avanti e indietro nel tempo con grande maestria gestendo al tempo stesso una miriade di personaggi.

Bellissimo è il momento in cui lui, ormai avanti con l‘età, si confronta con la ex moglie e lei gli dà una lezione di scrittura e di lettura.

Devo proprio darti una lezione su come si legge un libro? Prendo a prestito. Invento. Saccheggio la mia vita prendo un po’ dove capita, modifico faccio tornare le cose come mi pare… tutte le cose che mi sono capitate nella vita e anche quelle che non mi sono capitate. Tutto quello che so, tutti quelli che ho conosciuto – tutto quello che è mio mescolato con quello che invento.  

Lezioni è un racconto vero e convincente, il racconto di tutta una  vita con  tutte le cose che accadono esternamente e internamente ad ogni persona, cose che accadono per tante ragioni diverse, ragioni che forse riusciamo a capire solo quando è troppo tardi.

Arrivata all’ultima pagina non posso fare a meno di realizzare che questo libro porta a farci delle domande, domande sempre molto personali come “Che esperienza è la lettura ?” oppure “Quale lezione ci vuole dare l'autore?”.

Le risposte ognuno le ha dentro di sé e nel suo modo di essere lettore. Io posso solo consigliarne lalettura e lasciare libero ogni lettrice e ogni lettore a rispondere nel modo che ritengono più opportuno.

Alla prossima lettura

Paola