January 24, 2023
IL PRIMO ROMANZO DI ELENA SALEM: "STORIA SEGRETA DI ANGELICA LI"

Elena Salem si affaccia alla narrativa nel 2014 con la raccolta di racconti "Puntini nell'universo" (prefazione di Umberto Veronesi), Ibis Edizioni, titolo che ha vinto il Premio della Letteratura di Como, sezione racconti. Recentemente è tornata in libreria con un romanzo dal titolo Storia segreta di Angelica Li (pagg. 379, 18 euro), disponibile nelle librerie grazie alla Casa Editrice Delos Digital.

Storia segreta di Angelica Li è un libro che permette vari piani di lettura, mostrando una complessità che rispecchia nei suoi molteplici e contradditori aspetti la realtà contemporanea.

Il romanzo è prima di tutto un giallo ambientato nel reparto di pediatria oncologica di un ospedale a Milano. Qui scompare una giovane donna, l’adolescente Angelica che stava ricevendo le cure per una grave malattia. La tragedia era stata affrontata con ottimi risultati, la ragazza poteva quasi essere considerata guarita. Da qui partono le indagini guidate dal Commissario Amedeo De Vicari, un uomo profondo, ironico e complicato, un uomo dai baffi spioventi così lunghi da coprire quasi interamente la bocca. Capelli ondulati ritirati sulle tempie e pettinati all’indietro che toccavano il colletto della giacca. La voce baritonale.

Tutti i numerosi personaggi che ruotano attorno alla sparizione di Angelica si pongono la medesima domanda:

Chi ha portato via quella fragile creatura? E perché?

Ma non è tutto. Le storie in effetti sono due, indipendenti e allo stesso tempo intrecciate tra loro. Alla vicenda di Angelica si intreccia quella di una transazione di vendita di una Casa Editrice italiana che si trova in difficoltà economiche ed è oggetto di interesse di una multinazionale americana. La transizione presenta delle difficoltà dovute alle visioni differenti che i due contendenti hanno. Eva, la proprietaria e fondatrice della Casa Editrice è fortemente legata alle motivazioni culturali che l’hanno portata alla creazione di un luogo idealmente e moralmente integro. Gli Americani sono invece più guidati dalle onnipotenti leggi di mercato che contaminano tutti i settori, anche quello culturale.

La vendita avrebbe portato al dissolvimento del patrimonio di idee e di valori che si era sedimentato negli anni intorno alla casa editrice. E includeva anche la sua perdita di ruolo… prima o poi l’avrebbero messa da parte.

Il libro ricopre un arco temporale di otto giorni, da domenica a domenica, un tempo breve e ricco di avvenimenti perché, come affermano più volte nel racconto i rappresentanti della polizia, nei casi di sparizione di un minore tutti sanno che bisogna fare molto presto se si vuole ritrovare la vittima viva e salvarla.

Nel raccontare, Elena Salem supera quelli che vengono definiti i punti fermi del genere giallo (delitto, indagine e risoluzione) inserendo, informando e coinvolgendo il lettore in temi di attualità rendendo il suo romanzo qualcosa di più di un semplice esercizio di genere.

Nel romanzo infatti si può evincere che la globalizzazione ha cambiato e cambia in continuazione e velocemente il mondo in cui viviamo, tanto che difficilmente riusciamo a stare dietro agli eventi. Inconsciamente ci abituiamo a questi cambiamenti e non ci meravigliamo più se una libreria che fino a pochi anni prima apparteneva a un vecchio signore milanese ora espone un’insegna cinese. È il caso della libreria Odissea, una vecchia libreria milanese ora gestita da Wen Li, uomo di cultura cinese.

Erano passati tre anni dal cambio di gestione. L’arredamento della libreria Odissea appariva lo stesso. Minuscoli abat-jour agganciati a morsetti neri illuminavano gli scaffali di mogano che sembravano scricchiolare sotto il peso dei volumi. Un piccolo mondo antico sopravvissuto all’invasione della contemporaneità. Di diverso c’erano solo gli ideogrammi sovrimpressi sulle copertine negli espositori all’entrata e un cartello incorniciato in rosso con la scritta “WiFi free”. Poi intravide nello spazio dedicato alla lettura, un portatile accanto a ciascuna poltroncina rivestita in velluto.

Altro tema toccato da Elena Salem riguarda le condizioni in cui vivono gli esuli, numerosi in Italia e soprattutto nelle grandi città che per vari motivi sono costretti a lasciare il loro Paese e adeguarsi ad una vita completamente diversa da quella a cui erano abituati. Wen Li, padre di Angelica e nuovo padrone della libreria Odissea, è proprio uno di questi.

Un tema centrale nel romanzo, sorretto da una profonda e specifica documentazione, è quello della tratta di esseri umani, una piaga erroneamente percepita lontano dai paesi occidentali.

Nel libro si parla anche di sperimentazione farmaceutica, attività che fa crescere senza dubbio la ricerca ma che, se non regolamentata, può mettere in secondo piano il fattore umano.

Il libro parla anche di scrittura, quell’attività creativa e artigianale difficilmente definibile, attività a cui Elena Salem dedica tanto tempo e lavoro non solo come scrittrice in prima persona ma anche come insegnante (www.ilpiacerediraccontare.it).

Scrittori si diventa non si nasce. E sua madre lo sapeva bene, con tutti gli anni di esperienza alle prese con autori e pubblicazione di libri.

La scrittura è un lavoro artigianale, prima ancora che un talento. Un musicista si esercita un tempo indefinito per arrivare al suono limpido, armonioso. Un pittore studia la luce e le regole della prospettiva. Un attore prova e riprova la sua parte mille volte, prima che i riflettori si accendano sulla scena. Così è per il lavoro dello scrittore e di chi lo segue in una Casa editrice. Bisogna scrivere e riscrivere un testo, per dare a una storia una forma migliore.        

E ancora l’autrice racconta, attraverso la transazione di vendita della Casa Editrice, di come il mondo della cultura stia cambiando velocemente tanto quanto l’economia e la geopolitica, cambiamenti che si rispecchiano anche nelle abitudini di lettura.

I libri rappresentano solo una piccola parte del business dell’informazione.

Le abitudini di lettura stavano cambiando. Le storie si sviluppano sulla pagina ma i lettori si affezionano ai personaggi che vedono recitare la loro parte in video.

Con un approfondito lavoro psicologico Elena Salem è riuscita anche a mettere in scena i raffinati contrasti esistenti fra persone di generazioni diverse, caratterizzati da una certa tendenza ad accogliere più facilmente le novità da parte dei più giovani, in opposizione alla volontà di mantenere tutto immobile dei più anziani forse perché spaventati da ciò che non conoscono.

I personaggi presenti nelle due storie sono numerosi e ben delineati psicologicamente; con i loro dialoghi e le loro azioni rendono la lettura fluida e intrigante, creando un crescendo di tensione fino all’ultima pagina.

I fatti sono narrati con precisione, tutti ben documentati e verosimili scientificamente e per quanto riguarda l’ambito medico-ospedaliero ed investigativo.

 

Alla prossima lettura

Paola