May 8, 2024
ANDREA POLO HA SCRITTO "STORIE DI PADRI STORIE DI FIGLI"

Ci sono persone che passano nella tua la vita per un tempo relativamente breve ma, nonostante ciò, la segnano profondamente, magari senza rendersene conto.

La famiglia è senza dubbio cambiata negli ultimi cento anni. Oggi, e non sto ad entrare nei dettagli perché sono sotto gli occhi di tutti, raccoglie realtà molto diverse. Fra le figure familiari forse il padre è stata quella che ha subito maggiori trasformazioni. Dopo un periodo di declino, sta vivendo oggi un processo, ancora in trasformazione, verso una riconfigurazione più contemporanea e inedita rispetto al passato.

Storie di padri storie di figli di Andrea Polo, pubblicato da Paesi Edizioni (pagg.158, 13 eur) è un libro sulla famiglia, sul ricordo ma soprattutto è un racconto che si concentra sulla figura del padre attraverso un viaggio che tocca ben quattro generazioni. Narra la storia privata di una famiglia fortunata perché composta da persone intelligenti ed equilibrate che basano il loro rapporto sull’amore.

L’autore – protagonista -narratore è ben lontano dal padre padrone patriarcale ed è allo stesso tempo anche lontano dalla figura del padre amico dei propri figli che spesso abbandona la propria autorevolezza in virtù di un rapporto paritario sicuramente non sano.

Raccontare per ricordare e per crescere - Il 2 marzo 2023 un padre, Andrea Polo, manager affermato nel campo della comunicazione, è in casa con i suoi due figli adolescenti. Con decisione e affetto chiede loro di fermarsi nelle loro attività quotidiane per ascoltare il suo racconto. L’obiettivo primario è quello di far conoscere meglio la figura del bisnonno e del nonno, figure di cui conoscevano il nome e forse poco altro.

L’intenzione dell’autore - protagonista- narratore è anche quella di far capire ai figli in modo più approfondito le relazioni familiari e di trasmettere loro le esperienze passate di persone a loro vicine per portare i ragazzi ad avere maggiore consapevolezza di loro stessi e arricchire il loro mondo.

Inizialmente riluttanti, perchè molto più attratti dalle loro abitudini, i due ragazzi cercano di ribellarsi ma vengono poi affascinati dal potere del racconto fatto da un narratore senza alcun dubbio capace. Incuriositi ascoltano e partecipano.

Si, voglio proprio spiegarvi. Voglio spiegarvi chi siete, da dove venite e in parte perché siete come siete. E anche perché io sono come sono e perché nonno Marco era come era. Sapete chi era nonno Cosimo?

E così nascono dei ritratti bellissimi ed emozionanti per chi racconta, per chi ascolta e anche per chi legge.

Il primo è quello del bisnonno dei ragazzi, Cosimo, nato alla fine del 1800 in mezzo alla Sardegna . Una vita dura la sua, veramente molto lontana da chi ora lo racconta. Dal mondo isolato dei pastori bambini, viene coinvolto suo malgrado nel Primo Conflitto Mondiale.

Nel vivere questa esperienza tragica incontra una persona,  suo compagno di cella durante la prigionia, che si affeziona a lui e gli fornisce gli strumenti per l’epoca rivoluzionari che gli permettono di cambiare la sua vita: la scrittura e la lettura.

Quell’incontro cambiò la vita del giovane Cosimo, nato pastore e cresciuto fino ad allora praticamente analfabeta. La cambiò a lui e a tutti noi, anche se ancora non eravamo nati.

Uomo schivo e riservato, grazie a questa esperienza comprende che l’istruzione è l’unico modo per migliorare la vita e si impegna a trasmettere questo valore ai figli.

Nonno Marco, il padre di Andrea, infatti studia e diventa medico. Da giovane era amante dello sport ma, appena laureato, lascia la Sardegna per andare a lavorare per un periodo all’estero. Avventurosamente parte con un amico in 500 e va in la  Jugoslavia, per ampliare la sua visione del mondo perché il medico – sosteneva - deve essere curioso e cercare di guardare oltre perché non esiste una scienza meno esatta della medicina. Andrea ricorda il padre Marco come un  uomo pieno di entusiasmo che aveva un amore forte per il suo lavoro e per la sua famiglia.

La terza generazione è quella di Andrea. Generosamente condivide con i figli i giorni più belli e più tristi che l’hanno segnata. I due ragazzi, alquanto interessati, non vedono più il padre come un adulto ma ne scoprono un lato nuovo per loro, quello di bambino o di adolescente.

Sai perché mi fa strano che tu possa essere stato bambino. Insomma sei nostro padre non riesco proprio a immaginarti piccolo.

Bellissimo è il momento in cui racconta il suo accesso alla vita  universitaria in una materia, Scienza della Comunicazione, all'epoca ancora poco conosciuta e sottolinea il fatto di aver sempre avuto durante il percorso di studi la complicità del padre Marco che lo ha seguito e aiutato ad affrontare le difficoltà ma sempre pronto a gioire per i suoi successi.

Io ero il protagonista, lui l’allenatore.

E arriviamo alla quarta generazione. Ora completamente coinvolti i ragazzi vogliono che il racconto si concentri sempre più su di loro e sugli eventi che riguardano la loro famiglia.

Conclusione - È bello leggere i libri quando durante e alla fine della lettura ti viene naturale porti delle domande che ti fanno pensare.

Mentre leggevo mi ritrovavo a pensare a quanto è difficile e impegnativo essere  genitori e che cosa deve fare un padre o una madre per cercare di creare il rapporto giusto ed equilibrato con i propri figli.

Le parole che si possono spendere in materia sono tante e arrivare a una conclusione è praticamente impossibile ma una cosa è sicura e la scrivo senza il timore di essere banale: i rapporti familiari crollano se non sono basati sull’amore e sul rispetto.

Storie di padri storie di figli è una lettura piacevole in cui ci si può facilmente identificare ritrovando pezzi della propria vita. Una lettura che invita a ricordare e andare alla ricerca di storie che ci appartengono perché questa è un’operazione sana che aiuta a completarci, a diventare più consapevoli e forse più felici.

Andrea Polo sarà a Piacenza mercoledì 22 maggio alla Galleria Biffi Arte e presenterà Storie di padri e storie di figli.

 

Alla prossima lettura.

Paola