January 18, 2024
ANCORA UN GIALLO ITALIANO: "L'ESTATE DI SICARI" DI LUIGI GALLUZZO

I giallisti italiani sono sempre più bravi ed io li seguo con grande interesse nelle mie letture. Non sono più storie solo di omicidi e indagini di investigatori. Sempre più spesso questo genere letterario viene utilizzato per parlare anche di temi sociali contemporanei.

L’estate di Sicari, pubblicato da Laurana Editore nella collana Calibro 9 (pagg. 234; 17 euro), è l’ultimo libro di Luigi Galluzzo. Elena Martire, intelligente e capace commissario di Polizia, è la sua creatura letteraria. Chi segue questo autore, l’ha già conosciuta nel suo primo romanzo I giusti e i peccatori, Augh Edizioni, che ancora non ho letto ma che recupererò al più presto.

Nel secondo e recentissimo libro, Elena Martire ritorna come protagonista ma la sua condizione lavorativa è cambiata.

L’incipit de L'estate di Sicari è forte e coinvolgente.

Il sole splendeva sui giusti e sui peccatori. Elena Martire se ne stava dritta impalata come niente fosse davanti alla libreria Bibly, a osservare le foto che ritraeva Lea Icardi, scrittrice di glorie passate – capelli lunghi e biondi che le scendevano sulle spalle, un tocco di rossetto sulle labbra, il sorriso che ti aspetti da una donna di successo -,stampata sulla copertina di Vanity Fair.

Elena Martire è ora in pensione, beata e felice, ma anche agitata. Tanti anni passati ad indagare, a contatto con le realtà più drammatiche, hanno lasciato il segno, l’hanno formata, l’hanno plasmata e la condizionano nel modo di affrontare la vita.

Lei vive a Sicari, paese immaginato, sospeso tra terra e mare. Paese raccontato nella sua realtà quotidiana ma dove spesso si trova quel mistero che la vita può in certi casi avere. La Sicilia qui narrata è quella contemporanea con il suo caldo estivo soffocante (non dimentichiamo che quella del 2023 è stata l’estate più calda di sempre), i quartieri fatti di case di tufo screpolate, le villette abusive  incompiute, i palazzi nobiliari del centro del paese che diventano alberghi per immigrati, il commissariato, dove Elena Martire ha lavorato per tanti anni, e il bar per i momenti di pausa dal lavoro o per gli incontri sociali.

Nonostante la pensione Elena Martire è ancora una bella donna.

Il suo corpo reggeva all’urto degli anni, constatò specchiandosi: glutei sodi, cosce snelle, terza di seno. Gli occhi verdi che il taglio dei capelli biondi a maschietto rendevano più brillanti. Aveva una smagliatura sul fianco.

Elena Martire non si annoia, le sue giornate sono sono piene. Corre con impegno e costanza, per mantenersi in forma,  anche se il clima  infuocato  decisamente non aiuta.

Il sole era a picco, il suolo somigliava a una fornace, le bruciavano i piedi e le caviglie, sudava, cercò riparo all’ombra.

Cucina con passione e dedizione piatti siciliani che non mangia ma regala ai poveri e ai bisognosi. La sua alimentazione infatti è rigorosissima. Per lei solo verdura e cibi leggeri. A questo non riesce a trasgredire.

Quando mangia è salutista fino in fondo.

Una routine che serve come stordimento sano per non pensare a un evento drammatico che aveva vissuto qualche anno prima e che forse non aveva ancora completamente superato.

Tanto le sue giornate quando lavorava erano frenetiche, così ora sono tranquille. Ma una cosa non è cambiata ormai da anni: quando sta per succedere qualcosa di brutto come un omicidio, lei prova una fitta fortissima al petto e subito dopo arrivano le vertigini che la disorientano. Poi nel giro di pochissimo tempo tutto passa. Lei è perfettamente consapevole del significato che questi momenti hanno. Sono parte di lei, è un male fisico, che lei definisce la mia dannazione.

Anche questa volta, dopo le fitte al petto e le vertigini, viene trovato il corpo di Lea Icardi, la scrittrice che aveva deciso di vivere a Sicari lontano dai riflettori per dedicarsi, in un ambiente più tranquillo, completamente alla scrittura.
Elena Martire si ricorda che poco tempo prima Lea Icardi in una libreria aveva annunciato che avrebbe scritto un libro che sarebbe stato fastidioso per tanti. Un libro per denunciare i predatori sessuali. È più forte di lei, non resiste, si lascia andare e si ritrova nuovamente ad indagare con grande capacità e determinazione.

Il delitto di Lea Icardi la porta in uno stato di fragilità emotiva che le fa rivivere momenti dolorosi passati annullando tutta la fatica fatta per andare avanti e cercare di dimenticare. Non resiste, entra in gioco la sua professionalità e il coinvolgimento è sempre più profondo. La sua ostinazione la porta ad approfondire e a scoprire aspetti tutt’altro che scontati del mondo che la circonda.

Attorno a Elena Martire altri personaggi popolano Sicari e dintorni, uomini e donne indispensabili allo sviluppo della narrazione. È un’umanità ben delineata psicologicamente e ben inserita nella dinamica e nello sviluppo della storia.

Una narrazione che dimostra con quanta attenzione e sensibilità Luigi Galluzzo si sia avvicinato al mondo femminile riuscendo a capire anche le dinamiche più estreme. Quel mondo femminile non facile e complesso, ancora per certi aspetti da sdoganare, fatto di relazioni e di sesso. Un mondo da lui trattato in modo intelligente e non convenzionale con una sapiente eleganza di linguaggio.

Non si può sapere mai come sarà veramente un rapporto sessuale: si è nudi e senza difese, tutto si azzera, ruoli sociali, educazioni, abitudini, l’istinto prevale, si va avanti per arrivare al punto che ti ricongiunge con l’infinito, l’immagine del paradiso, se mai ve ne è una, l’uscita dal tempo, l’ingresso nella casa delle divinità. Peccato che niente duri. Un attimo di estasi ed è già tutto passato, diventa ricordo oppure oblio.

L’estate a Sicari è un libro ricco di musica. Le numerose citazioni musicali, insieme a quelle poetiche e cinematografiche, contribuiscono nell’ insieme a comprendere meglio l’anima della protagonista e, probabilmente, rispecchiano i gusti culturali dell’autore.

Luigi Galluzzo è un volto televisivo molto noto. Siciliano, nato ad Aragona, provincia di Agrigento, è giornalista del TGcom 24 e da qualche mese conduce il programma pomeridiano Il diario del giorno su Rete 4. Oltre ad essere romanziere è anche scrittore di testi teatrali. È autore infatti di due opere: Un magnifico novembre scritto con Gaetano Savatteri e messo in scena a Catania, e La solitudine dell’onestà che racconta del delitto di Giorgio Ambrosoli e della discutibile condotta di Michele Sindona.

Luigi Galluzzo sarà a Piacenza sabato 9 marzo alle ore 17, in centro, alla Galleria Biffi Arte a presentare L’estate di Sicari. Sarà l’occasione per conoscerlo e chiedergli dei suoi progetti letterari futuri.

 

Alla prossima lettura

Paola